martedì 29 marzo 2011

Una storia per volare

Vi è mai capitato di dover prendere un aereo da sole con il vostro bambino? A me sì, proprio l'altro ieri, ed ero agitatissima, anche se si trattava di un volo breve. Temevo i vari passaggi critici, il controllo sicurezza, la gestione della valigia, l'ora di volo... Insomma: tutto!
Ho cercato di pianificare la trasferta in modo da far coincidere il momento del volo con il sonnellino, ma il fattore eccitazione per la novità dell'esperienza ha giocato la sua parte anche nei miei dettagliati programmi. Così ci siamo trovate sedute sull'aereo che la mia bimba sembrava tutt'altro che intenzionata a dormire. Allora ho inventato una storia, una storia per volare.

C'era una volta una bambina di nome Alba. Una mattina Alba si sveglia e si prepara insieme alla mamma, ma non per andare all'asilo. Dopo un po' infatti arrivano i nonni, che le accompagnano all'aeroporto, dove saliranno su un aereo per volare dal papà. Alba saluta i nonni, e con la mamma va ai controlli di sicurezza. Scende dal passeggino, si toglie il giubbotto e la mamma mette tutto sul nastro scorrevole. Poi passano sotto a una porta speciale e vanno dall'altra parte del nastro scorrevole, ad aspettare il passeggino e la giacca. E che sorpresa, quando vedono spuntare il giubbotto rosa: Alba grida di gioia!
Poi la mamma e Alba vanno al bar, a mangiare un panino con mozzarella, pomodoro e basilico, e quando hanno finito si dirigono verso il gate. Lungo il tragitto, si fermano a comprare un coniglio di cioccolato, da portare in regalo al papà. Poi, al bar vicino al gate, la mamma beve un caffé e Alba mangia un cioccolatino. Ecco, l'hostess annuncia la partenza del volo, ci siamo! Alba e la mamma salgono col passeggino sul pullman che le porta all'aereo. Alba canta contenta "volare", e tutti ridono. Poi, quando scendono dal pullman, la mamma chiiude il passeggino e lo dà a un signore che lo carica nel bagagliaio dell'aereo. Alba e la mamma salgono sull'aereo, la mamma si siede al suo posto e prende in braccio Alba. Tutte e due si allacciano la cintura, e si preparano alla partenza. L'aereo comincia a muoversi, ma ancora non vola: sta cercando la pista di lancio, perché deve prendere una lunga rincorsa per partire. Rollando, rollando, l'aereo trova finalmente la sua pista di lancio e così comincia a correre. Alba e la mamma iniziano a contare: 1,2,3,4,5... Ancora niente, l'aereo non vola. 6,7,8,9,10... È sempre con le ruote per terra, deve correre ancora più veloce per iniziare a volare! 11,12,13,14,15... Ecco, finalmente ha staccato le ruote dal suolo, ora vola, stiamo volando, che bello! Alba è contentissima, allora la mamma la abbraccia forte e tenendola in braccio, come quando era una bambina piccola, comincia a raccontarle una storia.
C'era una volta una bambina di nome Alba. Una mattina Alba si sveglia e si prepara insieme alla mamma, ma non per andare all'asilo. Dopo un po' infatti arrivano i nonni, che le accompagnano all'aeroporto, dove saliranno su un aereo per volare dal papà. Alba saluta i nonni, e con la mamma va ai controlli di sicurezza. Scende dal passeggino, si toglie il giubbotto e la mamma mette tutto sul nastro scorrevole...

Sì, la storia per volare è proprio quella di questo giorno speciale. A metà della terza volta che raccontavo la storia, Alba è crollata in un bel sonno profondo. Si sa, ai bambini piacciono le storie che si ripetono, specialmente se sono loro i protagonisti. E il vecchio trucco del "c'era una volta un re seduto sul sofà..." ha fatto il resto. Tra l'altro il bello di questo racconto è che ogni bambino avrà il suo, e voi non dovrete ricordare nulla di particolare, solo ripercorrere insieme al vostro piccolo tutte le emozioni di questo giorno speciale.

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