La gravidanza ti proietta in una dimensione nuova, diversa, dove gli ormoni governano e dove la razionalità è sempre meno di casa, a favore di una forte sensibilità e necessità/capacità di cogliere ciò che sta "dietro" le cose e le persone (vedi post precedente "I superpoteri delle mamme").
Ma è anche il periodo in cui tutto il resto del mondo sembra volerti riportare a quello che eri prima, negare la tua nuova dimensione o, peggio, darti a tutti i costi consigli su come viverla. Spesso dimenticando anche le regole basi dell'educazione e dicendo e facendo cose inaudite in altre situazioni.
Alcuni esempi, di esperienze vere:
"che impressione la tua pancia!"
... lo direste a un amico ingrassato? ecco, allora perchè pensate si possa dire a una donna incinta? E se proprio non riuscite a fare a meno di commentare l'aspetto, evitate per favore le ipotesi di gravidanze plurigemellari o dissertazioni su quanto è arrivata ad ingrassare la vicina che poi non è più tornata come prima (viceversa, eviterei anche i complimenti per la mancanza di aumento di peso!).
"Posso toccare la pancia?"
Nooooooooooooooooo!!! Perchè mai le pance delle donne incinte diventano di dominio pubblico? Se non si è più che in confidenza, la palpata - e anche solo la richiesta - è quantomeno inopportuna (senza parlare poi di quelli che continuano a toccarti teneramente la pancia anche dopo che hai partorito...).
"Come va con la stitichezza?"
Non a tutte fa piacere raccontare in ascensore i propri disagi intestinali. Non pensate possa essere più carino chiedere come sempre "Come stai?"
"L'avete cercato o è arrivato?"
Ecco, anche questa direi che è una storia abbastanza personale... quanto è importante capire il livello di fertilità della coppia? Pensateci, vi capita di chiedere alle persone "riuscite ad avere figli o usate metodi contraccettivi?".
Questi sono solo alcuni esempi, ma potremmo spaziare fino ai commenti non richiesti sul nome scelto, ai racconti horror sul parto, al bambino dei vicini che non ha mai dormito fino ai 5 anni, alle dissertazioni da macchinetta del caffe sulla circonferenza cranica di un bambino alla nascita...
E poi ci si sente dire che le donne incinte sono scorbutiche, intrattabili, suscettibili... In America è uscito persino un libro: "What never to say to a pregnant woman" (Cosa non dire mai a una donna incinta), e forse anche qui da noi sarebbe utile un galateo, da distribuire a parenti, amici e colleghi nel momento in cui si comunica la gravidanza.
Ma più di tutte, attenzione al "Goditela finchè sei in tempo!"... Nausee, stanchezza, mal di schiena, insonnia e svariati altri disturbi, oltre alla necessità pratica di riorganizzare la propria vita e la propria abitazione, rendono la gravidanza un periodo non proprio spensierato e goliardico e sono sicura che qualunque donna incinta, anche la più educata, a questa affermazione avrà pronta una risposta molto molto pericolosa...