Un po' di gongolamento per questa giornata di notorietà :)
martedì 23 febbraio 2010
lunedì 8 febbraio 2010
Ryan Air contro i bambini
Lo scorso fine settimana siamo stati in Sardegna per il matrimonio di un caro amico. Poichè partivamo insieme ad altri amici, abbiamo seguito la maggioranza e preso i biglietti con la compagnia che in generale conveniva di più: Ryan Air.
Non è la prima volta che andiamo in Sardegna, Matteo ha fatto il suo battesimo del volo a 2 mesi e mezzo, con Meridiana, poi abbiamo volato con Air One e con Alitalia. Con nessuno abbiamo avuto problemi, a parte i soliti ritardi, che riguardano tutti i passeggeri.
Ryan Air invece sembra voglia disincentivare i viaggi con bambini piccoli.
Iniziamo dal prezzo, che dovrebbe essere il loro principale vantaggio competitivo: i "lattanti", cioè fino ai 2 anni, viaggiano in braccio ai genitori e - su tutte le compagnie aeree - non pagano. Ryan no: il biglietto costa 24 euro!!!! e senza sconti nè tariffe low. Io ho pagato 9 euro, lui 24.
Il carissimo biglietto non solo non gli da diritto ad un posto a sedere, ma nemmeno ad un bagaglio a mano. Perciò la mamma deve rinunciare al suo bagaglio a mano per poter portare con sè il minimo indispensabile: biberon, pannolini, pappe... come si fa a viaggiare senza? li vendono loro sull'aeromobile?
Il carissimo biglietto ti consente di portare con te un passeggino. Ma non la fascia-marsupio, che io avevo in un sacchetto e che ho dovuto tirare fuori e indossare, altrimenti sarebbe stata considerata bagaglio aggiuntivo, da imbarcare al modico prezzo di 35 euro.
Il carissimo biglietto prevede che il check in on line da 15 gg prima della partenza. 7 giorni prima, mi collego a internet e procedo con il check in on line. Mi viene chiesto il numero di documento di Matteo - a scelta tra passaporto e carta di identità. Peccato che Matteo, a 11 mesi, abbia giusto il certificato di nascita con foto che rilascia il comune e con il quale ha sempre viaggiato sul territorio italiano. Mi informo e scopro che nel web check in devo semplicemente ripetere il documento del genitore che lo accompagna ma anche che... Ryan Air accetta soltanto il certificato di nascita con foto valido per l'espatrio. Ma io vado in Sardegna, mica espatrio!!! Chiamo in commissariato e mi confermano: per l'Italia non serve, ma sappiamo che Ryan Air lo pretende. Gentilmente (ringrazio ancora) mi rilasciano il timbro in 24 ore anzichè in 7/10 giorni come previsto.
Arrivati in aeroporto a Bergamo poi scopriamo che tra l'altro non basta nemmeno il web check in ma dobbiamo passare dal banco accettazione per registrare il bambino. Doppia fila.
Al ritorno, a Cagliari, ci presentiamo direttamente all'accettazione e ci guardano stupiti: avete già fatto il web check in, cosa volete????
Sic !!! :(
Lasciamo stare il fatto che all'imbarco passa avanti solo chi ha pagato il supplemento e non c'è priorità per le famiglie con i bimbi piccoli... ma la chicca finale è il volo di ritorno. Partenza ore 18:00 arrivo previsto alle 19:35. Mi organizzo acquistando una pappa pronta "cena" e, verso le 18:30, chiedo allo steward se me la riscalda. Immaginavo che mi avrebbero fatto pagare, ma mai avrei potuto immaginare che si rifiutassero!!! Non possono scaldare la pappa di un bambino, pena una lettera di richiamo. Lo steward era mortificato, mi ha anche detto che avrei dovuto aver ricevuto una mail nella quale venivo informata di questa policy... beh, è evidente che non l'ho ricevuta, altrimenti mi sarei organizzata diversamente, non mi sarei ridotta a far cenare mio figlio con dei biscotti!!
Io non ho veramente parole, dall'inizio alla fine un trattamento discriminatorio... non era più semplice comunicare che Ryan Air non accetta a bordo bambini al di sotto dei 2 anni????Ah, quasi dimenticavo... lato sicurezza... sia all'andata che al ritorno ho dovuto chiedere io la cintura aggiuntiva e non mi hanno dato nè mascherina nè giubbotto salvagente per il bambino.
Però sono puntuali...
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