lunedì 20 dicembre 2010

Se vostro marito vi regala delle scarpe da ginnastica...



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Da un po' di tempo gira questa pubblicità in TV e c'è poco da dire: maschile o femminile che sia, l'occhio irrimediabilmente cade lì, su quei sederi belli, tonici e colorati. In particolare, però, mi ha colpito il passaggio in cui una ragazza si china per sollevare un bebè e poi, poco dopo, la stessa ragazza è accovacciata accanto al bimbo che gioca. La guardo e mi domando: è la mamma o la baby sitter? Deve per forza essere una mamma, nessuna donna assumerebbe infatti una babysitter così, siamo realiste! Non so, di solito sono molto critica circa l'uso improprio che viene abitualmente fatto del corpo delle donne in pubblicità, ma a questo giro confesso che mi vien solo da sorridere. Guardando questo spot mi sono tornate alla mente le parole di un docente del corso di tecniche della comunicazione pubblicitaria, che ripeteva sempre: "la pubblicità non vende collant, ma gambe alle donne". E noi babbe che ci caschiamo ogni volta: vediamo quelle gambe meravigliose, e siccome quelle gambe meravigliose sono contenute nella calza X, allora prendiamo quella calza X, perché ci fa sentire più vicine ad avere quelle gambe meravigliose. Ah, beata ingenuità! :-) Comunque tutto questo per dire che se vostro marito a Natale vi regala queste scarpe da ginnastica, è il caso che gli facciate un bel discorsetto: può guardare lo spot tutte le volte che vuole, ma non per questo voi vi metterete a fare le pulizie in casa indossando dei pantaloncini da pallavolista. E no, a memoria d'uomo non siete mai andate in ufficio con gli shorts di Daisy Duke e raramente vi è capitato di ballare davanti alla macchinetta delle merendine. Al massimo qualche calcio, ma solo per non perdere i soldi. In ogni caso, se scarpe da ginnastica devono essere, sempre meglio che le regali a voi piuttosto che alla baby sitter!

giovedì 9 dicembre 2010

Caro Baby Natale...

Caro Baby Natale,
sappiamo di non poter pretendere regali (siamo mamme, “pretesa” è tra le prime parole che impariamo ad abolire dai nostri vocabolari!), ma abbiamo dei desideri e li vorremmo condividere con te.
Non dubitiamo della tua esistenza - i nostri bambini ci hanno detto che ci sei, e a loro crediamo ciecamente - ma sfortunatamente non abbiamo il tuo indirizzo email, per questo scriviamo questa lettera a tutti gli amici di MaMi. Chissà che qualcuno non sia in grado di recapitartela…


Caro Baby Natale, devi sapere che tra i nostri desideri più grandi c’è che le nostre socie storiche buttino un occhio alla loro tessera MaMi e, se scaduta, passino da noi per rinnovarla, magari affiancandola a un abbonamento OPEN, visto che ora la tessera costa molto meno. E’ vero, i bambini crescono, molte di noi sono tornate a lavorare, ma magari nel tardo pomeriggio o nei weekend di apertura, ogni tanto, un salto a MaMi si riesce a farlo, che dite? Oltre ad aiutarci a sostenere l’associazione, con il rinnovo della tessera e la sottoscrizione dell’abbonamento ci date un segno chiaro che siete ancora parte di questo progetto, che ci credete e volete che questa bella avventura non si esaurisca come la scia di una cometa. Pensiamo che MaMi abbia dentro ancora tanta, tantissima luce, e se si spegnesse sarebbe davvero un peccato. Se poi questo è un periodo particolarmente incasinato a non riuscite proprio a passare in sede, sappiate che si può rinnovare anche tramite bonifico bancario :)

Tra i nostri desideri più grandi c’è anche che le mamme “nuove” o che comunque hanno più tempo a disposizione si offrano per aiutarci a tenere aperto, una mattina o un pomeriggio la settimana, affiancando o all’occorrenza sostituendo chi c’è già. Per noi sarebbe un regalo bellissimo, perché l’essere sempre aperte è stato il pilastro del nostro progetto, sin dalle sue origini, e ci dispiacerebbe che col tempo questa caratteristica venisse meno. Con i bambini la puntualità è spesso una chimera, essere sempre aperte ci permette di superare il sistema degli orari fissi, per questo abbiamo bisogno di creare una rete di persone che ci sostengano nella pazza idea che in una città come Milano non sia più l’incalzare del tempo a farla da padrone.

E sì, tra i nostri desideri più grandi c’è anche che chi non si è ancora associato, lo faccia. Come segno di solidarietà, per simpatia e come forma di aiuto a una realtà abbastanza singolare nel panorama di disgregazione sociale che sperimentiamo purtroppo tutti i giorni. Per associarsi non serve essere mamme: la simpatia non ha sesso, né necessita di prole. Bastano 15 euro! :)

Caro Baby Natale, poi ci piacerebbe tanto che ogni socia diventasse responsabile di un pezzetto di MaMi, anche un pezzetto piccolo, ma grande abbastanza da far dire a tutte “MaMi è un po’ mio”. Non è un obiettivo banale: un’organizzazione a mosaico come ce la immaginiamo per la nostra associazione richiede spirito di partecipazione e grande capacità di coordinamento e coesione, ma siamo convinte che quella della com-partecipazione sia la strada giusta, la sola che possa permettere a MaMi di continuare nella sua importante missione, e cioè di essere una rete di sostegno e crescita per tutte le famiglie e in special modo per le donne che diventano madri. Siamo principalmente mamme che aiutano altre mamme, o meglio: siamo mamme che si aiutano a vicenda. Ogni volta che ce lo diciamo è come se si accendesse una scintilla, che ci fa vedere quanto è bella questa idea, quanto sia forte e quanto siamo forti tutte noi (siamo ormai più di 120!) che ci stiamo provando.

Questo magari è un desiderio più venale, ma ci piacerebbe anche arrivare a 1000 nella nostra fanpage di Facebook. Pian pianino stiamo imparando a usarla per ricordare a tutti le iniziative che organizziamo a MaMi, valorizzandole di volta in volta e - quando ci riusciamo - raccontando un po’ com’è andata. Pensiamo sia un modo per aprire le porte della nostra sede anche a chi non può frequentarla fisicamente, e ci stiamo prendendo gusto. Chissà, magari nella lettera dell’anno prossimo arriveremo a scrivere che l’obiettivo è diventare 10.000!

Ci piacerebbe che per ogni corso e incontro che organizziamo ci fosse presto il tutto esaurito, così da costringerci a trovare nuovi orari e nuovi corsi, per darvi la possibilità di partecipare a tutto quello che più vi piace e vi interessa. Come molti già sanno, facciamo partire i vari gruppi sulla base di un interesse che ci manifestate dopo aver visitato il sito o dopo esser passati a trovarci in sede. Ecco, vorremmo che foste meno timide e che chiedeste di più. E se non siamo in grado di mettere in piedi il gruppo che volete, insistete, ricordatecelo e tirateci le orecchie, finché non vi mettiamo nella condizione di frequentare il corso che volete fare. Oppure tirate le orecchie alle vostre amiche, affinché si decidano a partecipare alle iniziative insieme a voi, così da costituire i gruppi più in fretta.

Ci piacerebbe che tutti quelli che passano a trovarci prendessero alcuni dei nostri volantini che si trovano nella libreria all’ingresso e li distribuissero negli asili, negli studi dei pediatri e tra amici e conoscenti che potrebbero essere interessati.

Ci piacerebbe dover chiedere ai nostri osteopati ed esperti del benessere di venire più spesso, perché le prenotazioni abbondano.

Ci piacerebbe che ci fosse la coda per vedere il nostro negozio-gioiello del riusato garantito, il “MaMi Marché”, sapientemente ammodernato dalla MaMi Sabina. E che magari alcuni dei vostri regali di Natale li faceste lì. E sarebbe davvero bellissimo se il primo libro di filastrocche pubblicato da MaMi, "Apri gli occhi, apri le mani", diventasse il regalo di Natale più richiesto (a breve il libro sarà disponibile anche nel MaMi Marché!)

Ci piacerebbe che il GAS continuasse a crescere come ha fatto già in queste prime settimane di attività, dando risultati tangibili sulla qualità della dieta e delle abitudini alimentari di tutti i partecipanti.

Ci piacerebbe che il cineforum per i genitori facesse il botto, perché è un’iniziativa davvero unica e abbiamo la sensazione che a molti sia sfuggito il valore di questo progetto.

Ci piacerebbe che MaMi brulicasse di mamme, future mamme e bambini. Un po’ in cucina, un po’ in salotto, un po’ in giardino e un po’ anche in corridoio, perché no!

Infine, ma forse è il desiderio più importante di tutti: ci piacerebbe che questo Natale riportasse la serenità in quelle famiglie che l’hanno smarrita, e che fosse preludio di un 2011 con meno problemi e più tempo da dedicare ai propri cari, senza che questo significhi per forza rinunciare a coltivare i propri interessi individuali o allo spazio per se stesse. Insomma, auguriamo a tutte di trovare quel difficile equilibrio tra dedizione alla famiglia, soddisfazione professionale e crescita personale. Forse un sogno, ma è Natale e quindi vogliamo sognare insieme a voi.

Auguri di cuore a tutte!
MaMi

mercoledì 1 dicembre 2010

La storia dei biscotti che sapevano di neve, di luna, di fiori e di arcobaleno

C'erano una volta tre palline di pasta frolla, vivaci e birichine. Stanche di aspettare sul ripiano dello chef, decisero di scivolare verso la finestra, aperta da un colpo di vento, e di avventurarsi per vedere cosa accadeva fuori dalle mura della cucina.

Girando nel giardino della casa dello chef, scoprirono tante cose bellissime. Una pallina raccolse dei fiorellini profumati, una pallina invece trovò un raggio d'argento, che la luna si era dimenticata di portarsi via la notte prima, e una pallina scoprì invece, nascosto in una goccia di rugiada, un intero arcobaleno. Le palline erano davvero entusiaste della loro avventura, ma erano anche molto stanche, perché non erano abituate a muoversi così tanto. Decisero allora di schiacciare un pisolino, per riposarsi un po'. Si stesero su un grande sasso e presto si addormentarono, riscaldate dal sole che splendeva alto nel cielo. Stiracchiandosi sul sasso, avevano assunto la forma di tre piccole stelline.
Con quel bel calduccio fecero sogni bellissimi; mentre dormivano, la pasta frolla di cui erano fatte si dorava sempre più, e alla fine della giornata le palline erano diventate tre morbidi biscotti. Proprio prima che la sera scendesse ad avvolgere la casa e il giardino dello chef, cominciò a nevicare. Soffici fiocchi di neve bianchissima si posarono delicatamente sui tre biscotti, e fu così che lo chef li ritrovò, rientrando alla sua dimora. Accanto ai biscotti innevati c'erano i doni che avevano raccolto durante il giorno. Lo chef prese i biscotti insieme ai loro tesori e li portò in cucina: sminuzzò i fiorellini, taglio il raggio di luna in scagliette argentate e con l'arcobaleno preparò coriandoli colorati. Alla fine decorò ogni biscotto innevato con i tesori che aveva trovato, ed è così che inventò i biscotti che sapevano di neve, di luna, di fiori e di arcobaleno.


Mamme e bambini, se vi è piaciuta questa storia e volete venire a conoscere i biscotti che sanno di neve, di luna, di fiori e di arcobaleno, vi aspettiamo mercoledì 1 dicemre 2010 a MaMi, in via Astolfo 19, Milano (MM2 Lambrate), dalle 18:00 alle 19:00. Con l'aiuto di Angela Odone, mamma e autrice del libro "Dolci e fiori per ogni stagione dell'anno",  impareremo a preparare e a decorare i biscotti di pastafrolla, anche con l'aiuto dei nostri bambini (diciamo dai 15 mesi in su), per rendere più dolce e colorato l'arrivo del Natale. Un appuntamento goloso e divertente, assolutamente da non perdere!

Contributo organizzativo (comprensivo degli ingredienti): € 15
Tessera associativa MaMi (validità 12 mesi dalla sotoscrizione): € 15
Prenotazione obbligatoria: info@ma-mi.it